Ce l'ho o non c'è?
Un dilemma della lingua italiana, per molti. Purtroppo.
A volte mi chiedo quanto riesca ad influire la formazione scolastica sulla mente delle persone.
Vero è che la lingua italiana non è semplicissima. Ma se gli stranieri riescono ad impararla alla perfezione senza commettere sgrammaticature, perché i nostri stessi connazionali non ci riescono?
Ecco cosa si legge in giro per la rete:
"C'è lai quel gioco?" - "No, non c'è l'ho."
"Ce un po' di pane?" - "Si, c'è n'è un po'."
Resto allibito.
Per quanto possa sembrare difficile in realtà è MOLTO più semplice di ciò che sembra! Basta infatti capire la differenza tra ce e c'è e quella tra lo e l'ho. Anche se la pronuncia è la stessa.
Ce o c'è?
Chi c'è? Ci sono solo io.
C'è: essere in un certo luogo. Fin qui non è difficile.
Quanti biscotti ci sono? Ce ne sono tre.
Ce: avverbio usato in congiunzione con forme pronominali atone (lo, la, li, le). Qui siamo ad un livello più avanzato.
Vi ha parlato? Sì, ce lo disse.
Ce: usato come "a noi". Chi lo capisce potrebbe addirittura laurearsi.
Lo o l'ho?
Hai una penna? Sì, ce l'ho.
L'ho: ho essa (la penna). Come al solito l'uso dei verbi è sempre il più semplice. E compare anche "ce"!
Prendi lo zucchero.
Lo: articolo determinativo. Che complessità...
Vi ha parlato? Sì, ce lo disse.
Lo: usato come "a noi". Stessa frase di sopra! Chi arriva fin qui può prendere un master in lingua italiana.
Ed esiste anche chi non conosce la differenza tra ce, c'è e cioè. Ma non andiamo troppo oltre...
Un minimo di impegno porta un grande risultato con un minimo sforzo. Poi c'è chi risponde mi scoccio di impegnarmi. E vai con Dio.
del 28/09/2011, ore 09:08
Dopo il master? Volendo, ci sono altri master. Poi c'è la vita, il più grande di essi. Ma il problema resta nelle scuole elementari...
del 28/09/2011, ore 01:56
'Vi ha parlato? Sì, ce lo disse. Lo: usato come "a noi".'? Ah! mannaggia la scola! 'ce' pronome personale di terza persona plurale (a noi) e 'lo' pronome dimostrativo (ciò). Dopo il master cosa viene?
del 10/08/2011, ore 18:45
Ciao Arnaldo, purtroppo questo discorso vale solo se tutti conoscono la perfetta pronuncia italiana della dizione. Ma esistono decine di dialetti con centinaia di variazioni, ad esempio in Campania "remo" si pronuncia sempre con la "e" chiusa, non aperta, lo stesso vale per "volo", con la "o" aperta, mentre "pesca" è sempre con la "e" chiusa, in entrambi i casi. Ovviamente io non ne facevo una questione di pronuncia, ma di scrittura... rifendomi a chi sbaglia proprio ad usarle. E non credo che queste persone badino molto alla pronuncia...
del 10/08/2011, ore 01:00
la pronuncia NON è la stessa!!! "ce" ha la "e" chiusa (come in "sera"), "c'è" aperta (come in "remo"); "lo" ha la "o" chiusa (come in "volo"), "l'ho" aperta (come in "mora")! A meno che il tuo orecchio non sia incapace di distinguere "pésca" (frutto) da "pèsca" (verbo pescare), o "vénti" (numero) da "vènti" (ponentino e maestrale)...
del 13/01/2011, ore 16:25
per non mettere le "è" e i "l'ho" a cazzo nelle frasi basterebbe capire cos'è un verbo e a cosa serve
del 13/01/2011, ore 13:11
cmq c'è anche il fatto che la scuola italiana non ha più gli insegnanti di una volta...e poi i ragazzi non hanno voglia di imparare nulla..
del 13/01/2011, ore 11:52
Sì, è vero. Ma qualcosa di corretto dovevo pur mettercelo! L'ignoranza dilaga sempre più...
del 13/01/2011, ore 11:50
e credo proprio che "po'" raramente lo troviamo scritto così... la maggior parte delle persone lo scrive così -> "pò". Quanto mi irrita!!!!! L'ignoranza si circonda...
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